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(di Roberta Falasca) Anche Terni, ispirandosi ad altre città di Italia, vuole introdurre il baratto amministrativo. E’ stato approvato ieri in seconda commissione consiliare, con 7 voti favorevoli e un astenuto, l’atto di indirizzo con il quale è stato chiesto a sindaco e alla Giunta di introdurre, entro la data di approvazione del bilancio di previsione 2016, lo strumento del baratto amministrativo. “Un atto – come spiega il presidente della seconda commissione, Francesco Filipponi – da considerare in un’ottica di fattiva collaborazione e di partecipazione attiva tra ente e cittadini, i quali, quest’ultimi, possono assolvere al mancato pagamento dei tributi già scaduti mediante una loro prestazione di pubblica utilità. Una soluzione rivolta anche ai cittadini che hanno una precaria situazione economica e un reddito modesto senza però avere delle pendenze già scadute. Con questo atto – conclude Filipponi – può avere avvio l’introduzione del baratto amministrativo anche nella nostra città, dopo che anche altre grandi realtà hanno fatto lo stesso”. Secondo la legge 164 del 2014, i Comuni possono introdurre misure di agevolazione della partecipazione delle comunità locali in materia di tutela e valorizzazione del territorio attraverso interventi di riqualificazione di aree della città e in relazione alla tipologia di questi interventi, i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi inerenti al tipo di attività. L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi e per attività individuate dai Comuni. Queste riduzioni sono concesse prioritariamente a comunità di cittadini costituite in forme associative stabili giuridicamente riconosciute. Foto: TerniLife ©
