(di Roberta Falasca) Sarà una giornata da ricordare, quella di oggi a Roma. Saranno presentati i risultati della fase 1 del trial clinico sulla sclerosi laterale amiotrofica (Sla) con trapianto di cellule staminali cerebrali umane, ottenuti da uno studio condotto dall’equipe guidata dal professor Angelo Vescovi, direttore scientifico dell’associazione Revert, in collaborazione con la dottoressa Letizia Mazzini del centro Sla di Novara e con il dottor Alessandro Carletti, primario del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Terni. Da Terni a Roma il passo è breve. La città sarà rappresentata dal sindaco Leopoldo Di Girolamo, dal professor Enrico Garaci, presidente della Fondazione cellule staminali e interverrà il monsignor Vincenzo Paglia presidente del pontificio consiglio per la famiglia e presidente dell’associazione Revert. L’incontro dal titolo “Sla: obiettivo vita 2.0” si svolgerà dalle ore 10 alle 13.30, nell’aula Pio XI a Palazzo San Calisto, in piazza di San Calisto, 16. I risultati che saranno presentati si rifanno all’ultimo trapianto nel midollo spinale cervicale, avvenuto lo scorso 5 giugno, con cellule staminali cerebrali, il diciottesimo e ultimo paziente affetto da sclerosi laterale amiotrofica Sla nell’ambito di una sperimentazione clinica di fase I autorizzata dall’Istituto superiore di sanità nel 2011 presso l’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, grazie allo studio dell’associazione Revert onlus e l’Irccs Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo, assieme alla Fondazione Cellule staminali di Terni. “L’intervento del 5 giugno – spiegano da Revert – ha concluso la parte dei trapianti della sperimentazione, mentre il monitoraggio delle condizioni dei pazienti trapiantati continuerà, per valutare l’evoluzione della malattia, dopo il trattamento e la sicurezza ed innocuità del medesimo. A conclusione della fase 1 – continuano dall’associazione – apre la porta alla preparazione di un protocollo sperimentale di fase 2, in cui prevediamo che saranno arruolati tra i 60 e gli 80 pazienti, finalizzata a valutare il miglioramento del dosaggio delle cellule e la loro potenziale efficacia terapeutica. L’associazione Revert Onlus vuole qui ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al conseguimento di questo storico risultato, a partire dai pazienti e tutti coloro che ci hanno sostenuto in questo viaggio durato quasi 10 anni”. Foto: web ©