Il gip di Terni ha archiviato l’indagine nei confronti di monsignor Vincenzo Paglia, ex vescovo della diocesi di Terni e ora presidente del Pontificio consiglio per la famiglia, per le presunte irregolarità nella compravendita del castello di San Girolamo di Narni. A chiedere il proscioglimento è stata la procura. “Per il gip – come riporta l’Ansa – è certa la totale estraneità di monsignor Paglia il quale risulta avere agito sempre con l’unico obiettivo di assicurare alla realtà cittadina un riscatto in termini sociali e culturali. Nell’ambito degli accertamenti sulla compravendita del castello di San Girolamo, lo scorso maggio – continua l’Ansa – erano stati notificati avvisi di conclusione indagine nei confronti di una decina di persone. Tra queste monsignor Paglia che è stato però ora prosciolto da ogni addebito. Nel decreto di archiviazione il gip definisce certa la totale estraneità di monsignor Paglia il quale, anzi, risulta avere agito sempre, nell’espletamento del suo mandato pastorale, con l’unico meritorio obiettivo di assicurare alla realtà cittadina un riscatto in termini sociali e culturali. L’indagine, che nel luglio 2013 aveva portato all’arresto dell’ex direttore dell’ufficio tecnico della diocesi Luca Galletti, dell’ex economo Paolo Zappelli e del dirigente dell’ufficio urbanistica del Comune di Narni, Antonio Zitti, aveva ipotizzato una turbativa nell’asta di vendita del castello. Acquisito, secondo l’accusa, da una società immobiliare con soldi della diocesi. Tra i reati contestati durante le indagini anche l’associazione a delinquere”. “Prendo atto con grande soddisfazione – spiega all’Ansa monsignor Paglia – della decisione del magistrato inquirente che sancisce la mia totale estraneità ai fatti contestati o a eventuali altri illeciti. Termina così per me un non facile periodo di prova”. Foto: web ©