(di Roberta Falasca) I Servizi statistici del Comune di Terni hanno scattato una fotografia sulla città di Terni e sulla sua provincia. Uno scatto che immortala la popolazione ternana e che vede i residenti in leggero calo rispetto al 2014, stessa cosa per quelli stranieri che sono 12mila 806, più donne che uomini. Sale l’età media della popolazione arrivata a 46,8 anni con le donne ternane che in media sono più vecchie di 3 anni e mezzo rispetto agli uomini: in città risiedono 57 ultracentenari dei quali ben 45 sono donne. Continua a diminuire il numero di matrimoni, 40% in meno rispetto al 2000, percentuale che diventa 60% se si prendono in considerazione soltanto i matrimoni religiosi. Un dato interessante è quello che interessa i pendolari. Sono 52mila residenti che si spostano giornalmente dalla propria abitazione per raggiungere il luogo di lavoro o di studio e di questi 6mila e 400 circa lo fanno per recarsi in un altro comune. Sono invece circa 12mila e 500 quelli che entrano a Terni con regolarità per lavoro o per studio dai comuni limitrofi e non solo. Il reddito medio dichiarato ammonta a 20mila e 278,63 euro, netta la differenza tra il reddito degli uomini (24.689,77 euro) e quello delle donne (15.718,06 euro). Di seguito, i dati nel dettaglio.
Demografia Sono 112.133 i residenti a Terni ad inizio 2015 in leggero calo rispetto all’anno precedente. Per la prima volta dall’inizio del nuovo millennio e dell’ondata migratoria che ha caratterizzato questo periodo, il tasso di crescita torna ad avere segno negativo, ovvero il numero di morti e di emigrati registrati nell’anno supera la somma tra i nati e gli immigrati che rappresentano la componente positiva del movimento della popolazione. Il tasso di crescita rispetto a gennaio 2014 risulta infatti essere pari a -0,8% valore identico a quello registrato nel 2001 che ha rappresentato l’ultimo anno appunto con saldo negativo (107.739 i residenti a Terni). Dopo più di un decennio di valori positivi, con punte oltre il 10% di incremento annuo della popolazione (i residenti nel 2010 erano 113.324), quest’anno diminuiscono i nati ma soprattutto scende il numero di immigrati stranieri e quindi il saldo migratorio non riesce ad arginare il valore negativo del saldo naturale. In complesso a Terni nel corso del 2014 si sono registrati 836 nuovi nati mentre i morti sono stati 1236 numeri entrambi inferiori a quelli dell’anno precedente.
Gli stranieri rappresentano la componente in attivo della popolazione anche se il tasso di crescita annuo si sta costantemente riducendo rispetto ai valori record registrati intorno al 2006-2008. In anagrafe ne sono iscritti 12.806, pari all’11,4 dell’intera popolazione, erano il 3,9% nel 2003 e il 9,7% nel 2009. I nati stranieri nel corso del 2014 sono stati 168 (il 20% del totale dei nati), tre in più rispetto all’anno precedente confermando in questo caso, il trend in attivo della natalità, mentre sono stati soltanto 14 i morti.
Residenti stranieri per provenienza La popolazione ternana composta da residenti stranieri è caratterizzata da una prevalenza abbastanza marcata della componente femminile. Più di quattromila residenti stranieri provengono dalla Romania di cui circa più della metà sono di sesso femminile. L’Albania è il secondo paese per componente straniera con poco meno di duemila residenti di cui la metà composta da donne. Seguono l’Ucraina con circa mille residenti in gran parte donne. Segue l’India con meno di mille residenti. L’India è uno dei pochi paesi dove la componente maschile supera quella femminile di più della metà.
Andamento delle classi di età Sale l’età media della popolazione arrivata a 46,8 anni con le donne ternane che in media sono più vecchie di 3 anni e mezzo rispetto agli uomini. Al crescere dell’età si allarga la forbice tra i sopravvissuti dei due sessi: per fare un esempio in città risiedono 57 ultracentenari dei quali ben 45 sono donne. Continua a diminuire il numero di matrimoni, 40% in meno rispetto al 2000, percentuale che diventa addirittura -60% se si prendono in considerazione soltanto i matrimoni religiosi. Di 408 matrimoni celebrati nell’anno nei quali almeno uno dei due coniugi risultava essere residente a Terni poco più della metà sono stati celebrati in città. Nei restanti casi come luogo di celebrazione è stato scelto tra Sangemini, Massa Martana, Narni, Spoleto e altri comuni della provincia. In crescita costante anche l’età media degli sposi: rispettivamente 38enne lui e 35enne lei. Dall’ultimo Censimento della Popolazione sono stati elaborati i dati relativi al titolo di studio posseduto e i risultati mostrano una popolazione in media più istruita rispetto a dieci anni prima. In questo periodo di tempo la popolazione di 6 anni e più provvista di diploma di scuola media superiore è cresciuta del 16% e la sola componente femminile del 18% mentre i laureati sono aumentati del 14% ed anche in questo caso il dato risulta migliore per le femmine con + 14,73% di laureate rispetto a dieci anni prima. Di contro crolla il numero degli analfabeti, ve ne sono il 26% quarto in meno rispetto al 2001 per un totale di 448 unità, e di alfabeti privi di titolo di studio o con sola licenza elementare (-42%).
Residenti che si spostano giornalmente verso altri comuni Interessante anche l’approfondimento sul pendolarismo a partire dai dati raccolti sempre con il censimento. Sono quasi cinquantaduemila i residenti che si spostano giornalmente dalla propria abitazione per raggiungere il luogo di lavoro o di studio e di questi seimila e quattrocento circa lo fanno per recarsi in un altro comune. Sono invece quasi il doppio, ovvero circa dodicimila cinquecento quelli che entrano a Terni con regolarità per lavoro o per studio dai comuni limitrofi e non solo. Nel dettaglio gli spostamenti maggiori in uscita sono verso Narni e verso Roma e per motivi di studio anche verso Perugia. Sempre da Narni proviene il flusso maggiore degli ingressi oltre che da Stroncone. Significative anche le provenienze da fuori regione in particolare da Rieti e Viterbo.
Redditi
Molto interessanti i dati sul reddito elaborati a partire dagli archivi delle dichiarazioni Irpef del Ministero dell’economia e delle finanze. A livello comunale i dichiaranti, in lieve calo rispetto all’anno precedente, risultano essere 78.924 e il reddito medio dichiarato ammonta a €.20.278,63 (era 20.111,81 a fine 2013). Tra i dichiaranti prevalgono leggermente i maschi (50,6%). Netta invece tra i due sessi la differenza dell’ammontare del reddito, infatti se quello dei dichiaranti di sesso maschile in media sale a €. 24.689,77 quello delle donne si attesta a €.15.718,06. Rispecchiando la struttura per età della popolazione, i contribuenti ternani presentano un’età abbastanza elevata e il 36% ha più di 64 anni. Da notare la netta differenza che si riscontra tra il reddito dei dichiaranti con età compresa tra i 25 e i 44 anni e pari a €. 16.682, e quello della classe successiva, 45-64 che sale a €.24.310. In linea con l’andamento nazionale, poco meno di un terzo dei contribuenti dichiara tra i 15 e i 25 mila euro, mentre soltanto lo 0,5% dichiara oltre 120 mila euro con una media di circa 186.955 euro pro capite. Se si considera un confronto territoriale, come negli anni passati il reddito della città di Terni risulta più elevato di quello del resto della provincia e anche di quello della Regione ( circa il 7% in più). Tale fatto si spiega però considerando che a Terni molti dei redditi provengono da pensione e da lavoro dipendente.
Importi medi delle pensioni erogate anno 2014 Dalla banca dati dell’Inps risulta che sono state erogate oltre 39.116 pensioni tra vecchiaia, invalidità, superstite, sociali e invalidi civili in diminuzione rispetto all’anno precedente. La maggioranza, pari al 46% di tutte le pensioni erogate, è rappresentata da quelle di vecchiaia seguite da quelle superstite 21%. L’importo medio mensile delle pensioni erogate va dai 1.316 euro di quelle di vecchiaia ai poco meno di 400 euro di quelle sociali. Da un confronto territoriale, come negli anni passati il reddito della città di Terni risulta più elevato di quello del resto della provincia e anche di quello della Regione ( circa il 7% in più). Tale fatto si spiega però considerando che a Terni molti dei redditi provengono da pensione e da lavoro dipendente. L’importo medio delle pensioni a Terni per vecchiaia è di circa milletrecento euro, superiori di circa trecento euro rispetto a quelle erogate nella regione, mentre l’importo medio delle pensioni di invalidità si aggira intorno ai seicentocinquanta euro, poco più rispetto a quelle di pari natura in Umbria. L’importo medio di una pensione a Terni da supersite è poco meno di ottocento euro a fronte dei seicento euro scarsi umbri. Uguali, invece, gli importi medi delle pensioni sociali e quelle erogate agli invalidi civili, di Terni rispetto a quelli della Regione.
Onomastica
In generale, a differenza del passato, ultimamente si evidenzia un rapido ricambio dei nomi che rimangono in voga anche per un solo anno. Se fino alla fine degli anni ‘90 per qualche anno i nomi più scelti dai genitori rimanevano pressoché costanti, ora cambiano in modo molto repentino e nomi che appena l’anno prima occupavano i primi posti della classifica, l’anno successivo non si posizionano neppure tra i primi 10. Tra le bambine nate nell’anno il primato di nome più usato spetta a Sofia (Emma era prima nel 2014) seguita da Giulia, Sara, Emma, Ginevra e Greta. Anche a livello nazionale e regionale il nome usato più di frequente risulta essere Sofia. Per i neonati maschi si prediligono nomi più classici che già da alcuni anni si mantengono in classifica. Al primo posto a Terni, come nella classifica a livello nazionale, torna Francesco (che è anche il nome più comune tra tutti i residenti), seguito da Leonardo, Tommaso, Mattia, Lorenzo e Alessandro. La presenza di stranieri ha ovviamente modificato la rosa dei nomi presenti in anagrafe, e compaiono nomi che finiscono con consonante o che comunque appartengono chiaramente a culture differenti, anche se molti dei genitori stranieri, quali ad esempio i cinesi, utilizzano per i loro figli nomi prettamente italiani. Al contrario i genitori marocchini, Indiani e pakistani tendono a dare ai propri figli nomi legati alla loro tradizione. Per quanto riguarda i nati rumeni, che sono la maggioranza, spesso i genitori utilizzano nomi doppi. A Terni, nonostante vi siano circa 6.300 nomi maschili e 7.700 femminili differenti la distribuzione del numero di residenti secondo il nome rivela un’elevata concentrazione intorno ai primi 100 nomi in ordine di frequenza, fenomeno più spiccato per quelli maschili, i 100 nomi più frequenti complessivamente coprono quasi il 75% di tutti i nomi. Per i nomi femminili invece poco più del 50% delle residenti ha uno tra i primi 100 in classifica e sono invece ben 5.600 le residenti che detengono il proprio nome in esclusiva. Il primato di nome più lungo spetta ad un nome composto che conta in totale ben 32 lettere. Cinesi i quattro nomi femminili più corti formati da una sola sillaba di due lettere, mentre anche un albanese e un nigeriano tra i 5 residenti maschi con il nome di due lettere. Foto: (archivio) TerniLife ©